CRS-343/RES

GESTIONE DEL PAZIENTE DISFAGICO: NUTRIZIONE E DIABETE - Milano

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Evento realizzato con il contributo non condizionante di

 

ATTENZIONE: L'evento è accreditato secondo i nuovi criteri per l'assegnazione dei crediti ECM stabiliti dalla Commissione Nazionale per la formazione continua nel corso della riunione del 13 Dicembre 2016. Si invitano quindi i partecipanti a prendere visione dei ►Requisiti per l'acquisizione dei crediti ECM specificati nell'apposita sezione qui accanto

Presentazione del corso

Lo stato nutrizionale della persona anziana è in parte condizionato da cambiamenti fisiologici che si verificano con il processo d’invecchiamento ma risulta influenzato anche da fattori associati quali: presenza di malattie, deterioramento delle condizioni fisiche e mentali e fattori socioeconomici. Vari punti di interesse accomunano Nutrizione, problemi di deglutizione e invecchiamento. Con l’età diminuisce la richiesta energetica così anche il fabbisogno e l’assorbimento di alcuni nutrienti, micro-nutrienti e vitamine. Questa situazione fisiologica può essere complicata dalla presenza di gerontofagia (fisiologico decadimento della funzione deglutitoria nell’anziano) o disfagia (disturbi della deglutizione conseguenti a patologie neurologiche, oncologiche o traumatiche) che aumentano rischi di disidratazione, penetrazione e/o aspirazione di cibo, polmonite da aspirazione, la morte per soffocamento, la dipendenza da nutrizione speciale.  Nella popolazione in generale la prevalenza della disfagia viene stimata intorno al 20%. Essa risulta essere predominante nei soggetti anziani istituzionalizzati, con valori compresi fra il 30 e il 50%.

Alcuni studi, che hanno preso in considerazione l'interrelazione tra disfagia e diabete, hanno rilevato la presenza di diverse complicazioni come la neuropatia, la disfunzione ortostatica, l’insufficienza renale e i disturbi respiratori. In particolare i risultati hanno rivelato la presenza, in percentuale significativa, di problemi di deglutizione nei pazienti diabetici.  La più alta incidenza di disfagia sembrava essere tra i diabetici di tipo I che hanno sviluppato il diabete prima dei quarant'anni. Come è noto l’instabilità glicemica e l’iperglicemia post-prandiale rappresentano importanti fattori di rischio cardiovascolare, specie nei pazienti anziani.

La diagnosi precoce di malnutrizione e di disfagia ed un appropriato intervento terapeutico sono essenziali per evitare l’insorgere di complicanze estremamente rischiose per la vita del paziente.

La malnutrizione, il diabete e la disfagia rappresentano un’emergenza nella presa in carico e cura del paziente anziano e pongono importanti e varie problematiche di tipo clinico, assistenziale e riabilitativo che coinvolgono un numero sempre maggiore di professioni sanitarie. Un’ efficace presa in carico e gestione del paziente anziano disfagico, come indicato dalle linee guida, prevede pertanto un approccio multidisciplinare con una chiara definizione dei ruoli ed un elevato livello di integrazione   tra   le   diverse   figure   professionali. In   particolare   verranno   affrontati   gli   aspetti   riguardanti l’inquadramento, la valutazione clinica della disfagia e relative scale di valutazione, verranno inoltre fornite informazioni riguardanti i provvedimenti terapeutici.

Programma

Ore 13.30 Registrazione Partecipanti
Ore 14.00 SESSIONE 1 – Lezione magistrale
Metodi per la valutazione dello stato nutrizionale nell’anziano e inquadramento della disfagia
• Fabbisogno nutrizionale dell’ anziano e prevenzione delle principali carenze 
• Screening, Timing di valutazione, valutazione clinica secondo linee guida e strumentale della disfagia
• Bisogni speciali: il diabete
Ore 15.00 SESSIONE 2 – Lezione interattiva con televoter
Protocolli di valutazione
• Strumenti di valutazione del rischio di disfagia, scale di valutazione
Ore 15.30 SESSIONE 3 – Lezione interattiva con televoter
Provvedimenti terapeutici
• Controllo posturale, posture facilitanti e di sicurezza, manovre di compenso 
• Deglutizione in sicurezza 
• Nutrizione artificiale e particolari problematiche cliniche e assistenziali 
Ore 16.30 SESSIONE 4 – Lezione interattiva con televoter
Presa in carico del paziente disfagico: lavoro in team
• Il ruolo dell’equipe nella presa in carico dell’anziano nutrito per bocca
• Gestione della somministrazione dei pasti (soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali ed attenzione agli aspetti relazionali) 
• Responsabilità degli operatori e i bisogni di assistenza dell’anziano con disfagia
Ore 18.00 SESSIONE 5 – Test 
Compilazione test di apprendimento
Compilazione questionario di gradimento  
 
Ore 18.15 Fine lavori

Faculty

Barbara Cattani | Logopedista e Psicologa, esperta in valutazione e trattamento delle patologie della comunicazione, del linguaggio e della voce e dei disturbi della deglutizione.

Destinatari

Medico Chirurgo, Farmacista, Psicologo, Assistente sanitario, Dietista, Educatore Professionale, Fisioterapista, Infermiere, Infermiere pediatrico, Logopedista, Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnico della neurofisiopatologia, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Terapista occupazionale.

Obiettivi

Il corso si propone di approfondire i principi basilari per identificare i fattori di rischio associati con la malnutrizione, le interrelazioni tra diabete e disfagia, gli aspetti specifici di una adeguata alimentazione nell’anziano, le conoscenze sulla fisiopatologia e la clinica della deglutizione, la valutazione clinico-strumentale, la somministrazione della farmacoterapia ai pazienti disfagici e le soluzioni riabilitative sulla base delle evidenze scientifiche disponibili. 

La conoscenza aggiornata degli aspetti diagnostici e terapeutici della disfagia e della malnutrizione sono fondamentali per aumentare il livello di competenze specifiche nella gestione del paziente disfagico e migliorare la collaborazione tra gli operatori coinvolti, in modo da garantire al paziente il miglior intervento riabilitativo ed assistenziale possibile.

OBIETTIVO ECM DI RIFERIMENTO:
(Ob. 3) Documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali/diagnostici/riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura.

Requisiti per l'acquisizione dei crediti ECM

L'evento è accreditato secondo i nuovi criteri per l'assegnazione dei crediti ECM stabiliti dalla Commissione Nazionale per la formazione continua nel corso della riunione del 13 Dicembre 2016. Pertanto la frequenza è obbligatoria al 90% della durata dell'evento che sarà rilevata con sistema elettronico in entrata ed in uscita per ogni mezza giornata.

Al fine dell'assegnazione dei crediti inoltre i partecipanti dovranno superare il test di apprendimento finale (valido con almeno il 75% delle risposte esatte) che sarà consegnato solo al termine dell'evento, come da disposizioni ministeriali.

ATTENZIONE: il partecipante che volesse uscire anticipatamente rispetto alla conclusione dell'evento, per ottenere i crediti ECM (sempre che l'uscita anticipata preservi la frequenza al 90%), dovrà sostenere il test di apprendimentoesclusivamente on line sul sito di Labor Medical entro e non oltre 3 giorni dalla conclusione dell'evento con una singola compilazione del questionario (non ripetibile).

Requisiti per l'attestato

L’attestato ECM sarà disponibile sulla piattaforma web del Provider all’indirizzo www.labormedical.it nel profilo personale dell’utente (previa registrazione) a seguito di rendicontazione (effettuata dal Provider entro 90 gg dalla data di fine dell’evento) e della quale il Provider ne darà pronta comunicazione all’indirizzo email dell’utente indicato nella propria anagrafica consegnata in occasione dell’evento.

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